Dante - Divina Commedia - Paradiso - Canto 2

CANTO SECONDO

1-18. MONITO AI LETTORI. Dante, prima di proseguire nella narrazione del suo viaggio, si rivolge ai lettori ammonendoli a considerare le proprie forze e a ben riflettere se possano seguirlo ancora nell’ardua materia del suo canto. Fin qui hanno potuto intenderlo, ma ora la materia che egli tratta è difficile e nuova e solo coloro, che per tempo si sono rivolti ai più alti studi filosofici e teologici, possono seguirlo e comprenderlo. Udiranno allora inaudite meraviglie.

19-45. DANTE E BEATRICE GIUNGONO AL CIELO DELLA LUNA. Beatrice, guardando in alto, e Dante, in lei, sono sospinti velocemente verso il cielo, in minor tempo di quanto un dardo si stacca dalla corda dell’arco e giunge al bersaglio. Giungono così al primo cielo e la donna invita il poeta a ringraziare dio in ciò. A Dante sembra d’essere penetrato in una nube “lucida, spessa, solida e pulita”, splendente come un diamante al sole, si stupisce come egli, corpo, possa esser penetrato nella compattezza di un altro corpo, e paragona il fatto prodigioso al raggio di luce che penetra nella massa dell’acqua senza disunirla.

46-105. TEORIA DELLE MACCHIE LUNARI: BEATRICE CONFUTA L?OPINIONE DI DANTE. Dichiarata la propria gratitudine a Dio, Dante chiede a Beatrice spiegazione sulle macchie lunari. Prima di procedere alla dimostrazione della verità, Beatrice vuole sapere l’opinione di Dante in proposito e questi spiega come, secondo lui, le macchie lunari dipendano da maggiore o minore densità della materia. Beatrice, con due ragionamenti, uno di ordine generale, e uno basato sull’esperienza, confuta l’opinione di Dante.

106-148. TEORIA DELLE MACCHIE LUNARI: BEATRICE NE SPIEGA LA VERA RAGIONE. Confutata la teoria di Dante, Beatrice si accinge a spiegare la vera ragione delle macchie lunari. La teoria esposta si basa su presupposti metafisici e investe il problema più generale delle influenze celesti, in quanto la maggiore o minore luminosità degli astri non è se non il modo in cui si manifesta la virtù delle intelligenze motrici.


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