ULISSE : il viaggio come mito letterario, l'uomo itinerante alla ricerca di se'

Il filo conduttore e la convinzione di fondo che guida la riflessione attraverso le diverse materie di studio e’ che il mito del viaggio costituisca uno dei nuclei piu’ profondi attraverso cui la civilta’ occidentale abbia narrato il senso della vita,fin dalla letteratura epica,in cui vengono intessuti i significati piu’ antichi ed eroici della ricerca della verita’ e di se’,uniti a suggestioni lontane ,alla misteriosita’ stessa della vita dell’uomo,che nel continuo peregrinare acquisisce esperienza ma anche consapevolezza della propria infinitesimalita’,ritornando a se’ accresciuto.

Attraverso lo studio interdisciplinare condotto emergera’ quindi che l’uomo si porta dietro ,consapevolmente o meno il mito del viaggio,come bene compresero i diversi autori afrontati,che seguendo le proprie attitudini,propensioni ma mai scordando il punto di riferimento per eccellenza,l’Odissea e Omero,lo rielaborarono ora in chiave ironica ,ora polemica ora antitetica nei confronti dell’antecedente mitico.

L’Ulisse omerico costituisce il prototipo del viaggiatore,di colui che attraversa un’infinita’ di pericoli e di tentazioni,volendo fondamentalmente fare ritorno in patria.Senza tentare di inquadrare nella sua pur complessa connotazione questo personaggio non si potrebbe comprendere alcuna rielaborazione intertestuale del viaggiatore per eccellenza.Egli costituisce il segno di un’intera episteme,un modello,una forma multiforme(polytropos)di vita umana piene di potenzialita’,un paradigma della conoscenza del mondo e di se’nel dolore,ma anche un ossimoro vivente che nega se’ stesso per ritrovare la prorpria identita’,un’icona dell’esperienza,della scienza,nella sua metis (Atena) e nella sua aletheia(Apollo),nell’astuta arte della sapienza e’ un modello di poesia.

Nell’Odissea il tema del nostos infatti prende forma dalle parole stesse dell’eroe che si connota quindi in primis come aedo,trasmettendo l’idea della vita come racconto e del viaggio stesso come narrazione,sempre in bilico tra menzogna e verita’ (vd il racconto dell’“altra odissea"a Eumeo, ai Feaci da parte dell’eroe)bene identifico’ il viaggio come quella dimensione che tende al futuro,che permette al viaggiatore di guardare se stesso mentre vede,di memorizzare e di gustare il piacere di vedere;qal contrario Ulisse vuole memorizzare solo il ritorno ed e’ questo che lo rende un viaggiatore suo malgrado,sebbene proprio grazie al nostos egli acquistera’ quella fama imperitura che nel precedente codice iliadico dei valori era dato dal kléos.Ulisse quindi viaggiatore suo malgrado che viene innanzitutto a contatto con un mondo altro in contrapposizione con il mondo degli uomini mangiatori di pane,una dimensione priva di una reale socialita’,immobile,senza passato ne’ memoria,e’il mondo della fiaba e del folklore inquadrato dento la cornice del racconto negli episodi dei Ciconi,dei Lotofagi,di Circe;di Calipso finad arrivare a quello di Polifemo,qui preso maggiormente in considerazione attraverso la rielaborazione nel teatro del IV secolo da Euripide.Ne “Il Ciclope” viene ripreso abbastanza fedelmentel’episodio del IX canto dell’“Odissea” inserito nella tipica dimensione satiresca,con una semplificazione dell’impianto e l’laborazione di coppie concettuali come civilta’/barbarie,liberta’/asservimento e soprattutto naturalita’ ecivilizzazione,simboleggiati da Polifemo,incrocio fra un selvaggio,un mostro ed un gentiluomo di campagna in una comica commistione fra raffinatezza e brutalita’,e da Odisseo ,prototipo dell’eroe liberatore,civilizzatore,accostabile in un discorso metalettarario all’interpretazione wlaborata da Adorno,che vede l’eroe come paradigma originario della ragione(e dell’astuzia)impiegata come strumento di autoconservazione,di autoaffermazione,di sopraffazione dell’altro.Il tema della terra inesplorata,dell’approdo in un’isola sconosciuta,la scoperta di meraviglie e prodigi sono ampiamente utilizzati anche nella Storia vera di Luciano,associati alle iperboliche ed assurde avventure dell’autore stesso,protagonista di un fantastico viaggio attraverso l’immaginazione,segnato dal gusto della parodia,del paradossale,ma non scevro di un autentico e lucido intento polemico nei confronti di storiografi contamporanei e dei loro presunti resoconti.

Un diverso tipo di viaggio e’ quello che petronio fa compiere ai personaggi del Satyricon,principalmente incentrato sul motivo del labirinto,che ritroviamo presente nella “greca urbs”,nel lupanare,nella nave,nella casa di Trimalchione.D’altra parte Non sono assenti espliciti riferimenti all’Odissea,nell’accostamento tra la nave di Lica e Trifena e l’antro del Ciclope,nell’episodio della locanda(97,4-98,4-48,7)e l’accostamento di Ulisse rispettivamente,a seconda della occasioni,con Eumolpo,Encolpio, e Trimalchione.SE tuttavia il Satyricon si puo’ definire come un viaggio attraverso le bassezze umane,il labirinto rimane la vera chiave di lettura:esso costituisce un modello iniziatico e ha in se’ l’idea della morte,della prova,della selezione,di un mondo ostile,ma anche della bramea di scoperta,del pellegrinaggio,dello spirito archetiptico che ricerca.Per contrasto quindi si potrebbe dire che il viaggio si risolve per questi “Odissei alla rovescia"per contrasto in un errare sanza meta senza filo logico,in un continuo ritornare sui propri passi,configurando il senso amaro del romanzo e la critica ad una realta’ contemporanea soffocata da un’educazione astratta,superficiale,che non prepara ad affrontare il mindo nella sua concretezza.

Nella letteratura italiana ritroviamo frequentemente la figura di Ulisse mediata attraverso concazioni e filtri sempre differenti secondo l’originale visione di ogni autore:

DANTE: canto XXVI -Inferno-

Ulisse VIII bolgia(consiglieri di frode) esempio di umana magnaminita',

si distingue per la l’astuzia,il coraggio,l’abilita di parola,lìintelligenza,la

sete di conoscenza,archetipo dell’uomo che va oltre l’orizzonte individuale

proteso a sfidare l’ignoto

il folle volo,i limiti della conoscenza

umanail richiamo di Dante all’umilta'

anche nel proprio viaggio

la problematica della morte di Ulisse,

“risolta da Dante in modo del tutto originale

FOSCOLO: “A Zacinto”

Dall’eroe omerico Foscolo coglie gli aspetti del vagar lungo e lontano,la carica della dimensione di esule,lì’amore e la tensione verso la patria l’urgere di una vita intensa ed eroica,il fascino di Ulisse forte ed intrepido.

PASCOLI: “Il ritorno”, “Il sonno di Odisseo”, “L’ultimo viaggio”

temi conduttori

presente di angoscia e dolcezza del mondo sognato/ fuga dal presente-ri-

drammaticita’ vicinanza della morte cerca del passato

vivere=ricordare

sonno/sogno- illusioni/realta'

D’ANNUNZIO: “Maia”, “Incontro con Ulisse”

elaborazione di miti nuovi,riscrittura di miti antichi seguendo una tensione superomistica,l’asaltazione dell’io,il ruolo primario dell’eroe

l’eroe antico e’ isolato ed esaltato come protoyipo di un’umanita’ eroica,in cui la

la solitudine e’ un segno di superiorita’ e di distacco dalla massa

ansia di agire,navigare come unica meta aspirazione dannunziana a creare il

mito di se stesso

“Sol una e’ la palmeach’io voglio

da te,overgine Nike:

l’Universo!Non altra.

Sol quella ricever potrebbe

da te Odisseo

che a se’ prega la morte nell’atto”

GOZZANO: “Ipotesi”

In un sol colpo sono affondati nello scherno il sogno americano,la tipologia Ulisse-Colombo e la brame di sapere che ha dominato la cultura occidentale per secoli. Il Re di Tempeste si tramuta in un anti-eroe.personaggio ritagliato entro la logica borghese incentratasu interessi solo materiali,nulla rimane dello spessore semantico dell’eroe antico ne’ della tensione verso l’ignoto,cadono i grandi temi,in un’attualizzazione riduttiva del mito.

SAVINIO

Con Savinio l’ironia purificante a cui e’ stato sottoposta fin ora la figura di Ulisse raggiunge il suo culmine,in cui,attraverso un espediente pirandelliano,l’eroe mitico subisce una cura radicale passando attraverso il teatro:l’Odissea viene teatralizzata,approfondita psicologicamente e filosoficamente,il protagonista e’ trasformato in uomo,sull’impronta di un capitano che veste abiti borghesi.Cade cosi’ la suprema finzione culturale,quella dell’ultimo viaggio:..“un destino imbecille,una sorte cocciutahanno invariabilmente spinto Ulisse nelle zone serie della vita”.Quando anch’egli prende consapevolezza di cio’ impara quindi a vivere,rifiutando l’ultima avventura

SAVINIO PITTORE

pseudonimo di Andrea De Chirico(1891-1952)

caratteri essenziali della sua espressione artistica

_In un periodo di crisi,incertezza disagio privato e collettivo di disumanita’ percepito dall’artista negli anni ‘10 arte come rappresentazione della vita come do-

vrebbe essere

percorso a ritroso nella storia,ricerca di valori autentici

contro il presente contradditorio

la propria infanzia dimensione storica della civilta’

cerchia familiare mediterranea:il mito greco,la Bibbia

il viaggio:dimensioni emblematiche

di una costante riocerca di valori/verita'

*uso di piattaforme sceniche la finzione teatrale riesce paradossalmente a restituire un senso alle vuote figure;

*tema dell’inversione spazio interno-esterno,disumanizzazione del corpo annullamento delle categorie razionali spaziali,si annulla la differenza fra animato ad inanimato,la realta’ e ’ poresentata secondo aspetti iediti e strabilianti

uomo-menichinmo dipinti costituiti dallo manipolazioni fant-

elementi meccanici accostamento fra teste di tastiche e grottesche,sot-

animale,corpo d’uomo tile gioco di rifacimento

perdita d’identita’ dell’uomo dell’antico “Il ritorno

di Ulisse” 1933

INGLESE

The themeof the journey

STOPPARD VIRGINIA WOOLF

“Rosencrantz and Guildestern “Voyage out”

are dead” the journey as a fundamental experience

to achieve the unity with other people

journey as a failure,the themes and find the answer to the crucial question

of the thetare of the Absurd about the meaning of life

indecision,lack of identity and “Mrs Dalloway”

aim,rootlessness the journey of the mind through memory,the

unnelling process,the fluidity of Time,the

spilt betwee the exterior objective world

and the objective one that rises emotions in the being

ELIOT TENNYSON

“The jorney of the Magi” “Ulysses”

the hardship of the journey,the sy- Ulysses as the Victoria man of action

bol of a re.birth,the religious experience the poet’s alter-ego and a matephor

as a spiritual way to achieve awarness for human existence characterized by

the optimism of progress never separated

from the awarness of mortality

CARTOGRAFIA

Nell’impianto narrativo delle vicende di Ulisse e delle sue peregrinazioni non possono mancare i riferimenti alla concezione spaziale del mondo vigente in epoca arcaica,dove riscontriamo molti tentativi,anche fruttuosi di tracciare un’immagine del mondo.

-filoni essenziali della cartografia nella Grecia arcaica

periploi carte militari/urbanistica carte generali/cosmo

goniche connesse alla

indagine speculativa e filosofica

-principali esponenti

Anassimandro(610-546 a.C.) Eratostene(276-195) Tolomeo

ed Ecateo(550-480a.C.) *uso rudimentale del reticolo (II sec. d.C.)

geografico,misurazione angolare

e dei concetti astronomici

Cratete di Mallo

Ipparco di Nicea

“ALMAGESTO”

*teoria geocentrica

*coordinate espresse in minuti 1°=15min

*tentativo di rappresentare con una proiezione

piu’ idonea possibile il profilo delle terre emer-

se e le localita’ principali nella consapevolezza

dei limiti imposti dalle numerose difficolta’ di

esplorazione

CARTOGRAFIA MODERNA

Le carte geografiche sono rappresentazioni ridotte,approssimate e simboliche di una zona piu’ o meno vasta di superficie terrestre ottenute per mezzo di una proiezione del globo terrestre su un piano

proiezioni pure (prospettiche,di sviluppo,coniche)

proiezioni modificate

proiezioni convenzionali

equidistanza

-requisiti di una carta geografica equivalenza

isogonia

-classificazione delle carte geografiche in base alla scala:

carte geografiche (s < 1:1000000)

carte corografiche (1:1000000< s < 1:200000)

carte topografiche (1:200000< s < 5000)

mappe (1:5000 < s < 1:500)

piante (s > 1:500)

-classificazione in base al contenuto:

carte generali

carte speciali

carte tematiche

-Metodi per la realizzazione di una carta geografica:

telerilevamento

aereofotogrammetria

rilevamento satellitare


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